martedì 17 marzo 2020

INTRODUZIONE AL BLOG

Catanzaro, la città in cui sono nato e cresciuto, mi manca. 

In verità mi manca "quella Catanzaro" ovvero la Catanzaro della mia preadolescenza e adolescenza. 

Mi manca quella via alla quale sono molto affezionato e tanti bei ricordi ad essa sono legati ossia Via Carlo V (chi mi conosce bene lo sa). 

Mi mancano quei tempi che ogni tanto mi vengono in mente e che salgono dal cuore all'animo come un vento leggero, amorevole ma anche nostalgico ma mai triste. 

Gli amici brasiliani la chiamerebbero saudade, io non so come definirla se non come rimembranze di una stagione della mia vita bellissima che nessuno potrà mai rubarmi e alla quale sono molto legato.

Via Carlo V, n°150 dove abitavamo io e la mia famiglia ma dove, sempre nella stessa strada ma nel numero 137, abitavano i miei nonni Mimì e Flora con i miei zii. 

Ricordare Catanzaro vuol dire inevitabilmente rammentare gli affetti più cari molti dei quali, purtroppo, non ci sono più fisicamente ma sempre presenti nel mio "io" più profondo. 

Questo blog si vuole soffermare su due di loro in modo particolare per il loro talento artistico anche se con modalità e tempistiche diverse ovvero mio nonno Francesco Domenico Costantino conosciuto anche come Mimì e mio zio Vitaliano. 

Il primo, noto tenore che tanto lustro diede alla nostra città e il secondo, che in una fase particolare della sua vita, portò alla luce il suo talento da poeta.

Padre e figlio legati non solo dal sangue e dall'affetto, quindi,  ma anche dal talento per l'arte. 

E abbiamo bisogno di questa memoria storica soprattutto di questi tempi perché come diceva Pablo Picasso "l'arte scuote dall'anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni".  

Concludo questa mia introduzione condividendo con voi il dato di fatto che la scrittura online è, come sappiamo, diversa da quella cartacea. 

Quest'ultima più romantica ed estesa l'altra più breve ma con più informazioni. Comprenderete, quindi, il mio aggiungere link ai post  che forniranno notizie più approfondite anche se forse interromperanno il flusso naturale dello scritto o addirittura la sua estetica. 

Ma siamo online e dobbiamo adeguarci senza però essere eccessivamente "tecnicisti" e non lo saremo.


Vi auguro, quindi, una buona lettura.






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